Collettivo della Provincia di Napoli
e gruppi campani collegati
Grazie a questo processo si verifica una trasformazione interiore che ci rende spontaneamente morali, uniti, integrati, equilibrati e gioiosi.
Si può realmente percepire il potere onnipervadente divino come una brezza fresca, come descritto in tutte le religioni e tradizioni spirituali del mondo.
Shri Mataji Nirmala Devi a Napoli "Madre" di Capua
8 maggio 1989 - Sala Gemito circa IV secolo A.C.
Photo on request of Shri Mataji Museo Campano di Capua
Shri Mataji Nirmala Devi, fondatrice di Sahaja Yoga, nasce a mezzogiorno del
21 marzo 1923, a Chindwara, nel Maharashtra, uno stato dell’India benedetto
anche in passato dalla nascita di numerosi santi. La sua famiglia è di
estrazione cristiana e discende direttamente dalla famiglia reale Shalivahan.
Suo padre, Shri Prasad Rao Salve, era un avvocato molto stimato sia per la
sua vasta conoscenza in materia di spiritualità (ha anche tradotto il Corano
in Hindi), sia per lo spiccato senso patriottico. Si è battuto infatti
strenuamente, insieme a tutta la famiglia, al fianco del Mahatma Gandhi, al
tempo della guerra di liberazione dell’India dal dominio britannico, non
indietreggiando nemmeno di fronte alla carcerazione.
Sua madre, Cornelia Karuna Salve, è stata la prima donna a laurearsi con
lode in matematica all’università Ferguson, ma nonostante i brillanti
successi accademici ha vissuto una vita caratterizzata da una grande
semplicità e modestia. Ha sostenuto il marito nella causa della lotta di
liberazione, spronando i figli a dare più importanza ai bisogni della
collettività che all’interesse personale. Inoltre, nonostante la famiglia
fosse cristiana, lei impartì ai figli un’educazione improntata sul rispetto
di tutte le religioni, poiché credeva fermamente che tutte facessero parte
di un’unica religione universale.
Da bambina, Shri Mataji trascorreva spesso le vacanze all’ashram del Mahatma
Gandhi, che sentiva particolare affetto per lei e la interrogava spesso su
questioni spirituali.
Shri Mataji desiderava, tuttavia, donare il suo tesoro di enorme compassione
e amorevolezza non solo ai suoi familiari o alle persone a lei vicine, ma a
tutto il mondo. Per tutta la vita aveva desiderato di trovare un rimedio che
permettesse di liberare gli esseri umani dalla schiavitù del materialismo,
delle dipendenze, dei problemi in genere. Aveva letto gli insegnamenti di
eminenti leader spirituali, ma non li riteneva sufficienti, poiché
attraverso le semplici letture non si giungeva ad una trasformazione
profonda dell’essere umano.
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